Milano, Candiani Denim e la rivoluzione del jeans
7 July 2021
La tela denim, una vera e propria rivoluzione, è realizzata con un’innovativa tecnologia basata sull’uso di una fibra vegetale ricavata dalla gomma naturale, in sostituzione delle fibre di natura sintetica normalmente utilizzate per elasticizzare i tessuti.
Il passaggio a materiali completamente biologici — garantisce l’azienda — non compromette né le qualità fisiche del jeans né la sua durata. Garantisce, invece, — e questa è la novità — il rispetto di un modello circolare nel quale le fibre vegetali prima diventano tessuto… poi capo di abbigliamento… per tornare infine nella natura, grazie alla loro compostabilità.
Per spiegare visivamente questo concetto alla propria clientela, l’azienda tessile milanese di recente ha inaugurato ‘Candiani Vision’, un negozio in Corso di Porta Ticinese, famosa via dello shopping del capoluogo lombardo. Non si tratta di un luogo adibito soltanto alla vendita della nuova linea di jeans firmati Candiani, ma di uno spazio dove l’azienda mette in mostra tutte le innovazioni realizzate dal suo reparto di ricerca e sviluppo.
Per l’occasione, nello store milanese è stata allestita un’originale installazione interattiva a cura di Matteo Ward, co-fondatore di WRÅD, società di design e comunicazione specializzata nel settore della moda. Nell’installazione, è visibile l’intero percorso della tela denim, che, una volta tornata nell’ambiente, si decompone e diventa materia viva, prendendo la forma di una piantina di menta.
Inoltre, come ha raccontato il quotidiano Repubblica, grazie a una serie di ricerche, Candiani ha scoperto che il nuovo tessuto, una volta inserito nell’ambiente, fertilizza il terreno aumentando la germinazione delle piante del 22%.
"Ci sono voluti quattro anni per sviluppare questo nuovo prodotto”, ha detto a Repubblica il presidente dell’azienda, Alberto Candiani, “ma credo che questo tipo di percorso, rigenerativo e circolare, sia l’unico possibile per una moda che ambisca ad essere realmente sostenibile”.
Credo che quella di Candiani sia una scelta estremamente saggia e lungimirante. Molti consumatori, oggi, si dimostrano attenti alle tematiche ambientali, e desiderano acquistare prodotti ecologicamente sostenibili. Davanti a queste nuove sensibilità, il mondo della moda, a mio avviso, non deve limitarsi a reagire. Deve assumere un ruolo attivo, quasi didattico, contribuendo a creare una cultura fatta di nuovi valori sociali, e di una nuova consapevolezza collettiva.
Con i suoi jeans biodegradabili, Candiani Denim offre un contributo tangibile, creando, allo stesso tempo, un prodotto che sembra avere tutte le carte in regola per trasformarsi in un grande successo commerciale. Un successo che — mi auguro — potrebbe spingere le altre aziende italiane del settore ad una corsa all’investimento e allo sviluppo al fine di realizzare un numero sempre maggiore di capi sostenibili.