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Cresce la tensione internazionale, dalla Siria all’Estremo Oriente

12 April 2017
Lo scorso giovedì 6 aprile, gli Stati Uniti hanno lanciato 59 missili Tomahawk contro una base dell’aviazione militare siriana. L’azione, secondo le fonti ufficiali statunitensi, è stata una rappresaglia contro un terribile attacco chimico che, due giorni prima, aveva ucciso 74 persone, tra le quali molti bambini, nella città ribelle di Idlib, nella Siria nord-orientale. Un attacco, quello di Idlib, che il Pentagono ha attribuito al regime del presidente siriano, Bashar al-Assad.

La decisione di intervenire nel conflitto siriano, venendo da un presidente che durante la campagna elettorale aveva puntato tutto sullo slogan “America First” -- impegnandosi, tra le altre cose, ad evitare complessi e costosi conflitti in terre lontane -- è apparsa come una spettacolare giravolta geopolitica, e ha sollevato non poche perplessità.

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