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Gli attentati a Bruxelles e la disparità sociale

30 March 2016
Un evento, purtroppo, previsto da tempo: martedì 22 marzo l’Europa e il mondo si sono svegliati con le notizie degli attentati terroristici di Bruxelles. Alle otto di mattina due kamikaze si sono fatti esplodere in prossimità del banco check-in della compagnia American Airlines dell’aeroporto internazionale di Zaventem. Un’ora più tardi un forte boato ha scosso una città già nel caos: alcuni ordigni sono esplosi nel cuore istituzionale dell’Unione Europea, in un punto della linea metropolitana tra le stazioni di Maelbeek e Shuman. I numeri del drammatico bilancio sono ormai ben noti: più di 30 morti e 340 feriti.

È innegabile che per un lungo istante la vita spensierata degli europei è stata avvelenata da un forte sentimento di paura. “Dopo New York, Madrid, Londra, Parigi, adesso anche Bruxelles” si chiede la gente, “quale sarà il prossimo obiettivo della follia jihadista”?

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