Se il razzismo viaggia in pullman
24 October 2018
È la sera di martedì 16 ottobre. Siamo a Trento, su un pullman che tra qualche minuto si metterà in moto, diretto a Roma. Alcuni passeggeri sono già seduti, altri stanno prendendo posto, lentamente. Il sole è tramontato da poco. Sarà un viaggio lungo, quasi dieci ore, e sull’autobus, c’è chi già sonnecchia. Potrebbe essere una tranquilla serata di metà ottobre. Potrebbe… ma purtroppo le cose non vanno così.Improvvisamente, una signora —italiana, circa 40 anni— comincia a strillare, inferocita. “Qui no, vai via, vai in fondo, sei di un altro col