Sulle democrazie europee, che a giugno sono chiamate a rinnovare il loro parlamento comune, c'è un grande tema che tiene banco. La guerra in Ucraina.
Dal fronte giungono ormai aggiornamenti preoccupanti. Si delineano scenari in cui Kiev non potrà continuare a difendersi dall'invasione russa. Alla stanchezza mentale che rende parte della popolazioni europee contrarie all'invio di armi, si sommano i costanti rifornimenti di cui la Russia usufruisce, grazie a Paesi come Iran e Corea del Nord. L'Ucraina ha dalla sua il diritto internazionale, ma la Russia ha più uomini e più munizioni.
In questo qu
Alla fine, è arrivato l'annuncio ufficiale. Il regista britannico Ken Loach metterà da parte la cinepresa, e The Old Oak sarà quindi il suo ultimo film. Quando era uscito, nel 2023, e Loach aveva lasciato intendere che non sarebbe più tornato dietro la macchina da presa, tra gli addetti ai lavori era prevalso un certo scetticismo.
Loach, infatti, in passato aveva già fatto annunci simili. Ma l'urgenza di raccontare, unita allo spirito combattivo da regista impegnato, avevano prevalso. Stavolta, invece, a dieci mesi dall'uscita di The Old Oak, il regista, ottantasettenne, ha confermato a Variet
La politica ha i suoi luoghi comuni. Tra questi, uno vuole che, tra destra e sinistra, la seconda sia molto più litigiosa al proprio interno, mentre la destra sarebbe più brava a serrare i ranghi. Non so come siete messi nel vostro Paese, ma vi assicuro che in Italia questo luogo comune è azzeccato.
Prendiamo per esempio Elly Schlein e Giuseppe Conte, leader dei due principali schieramenti di opposizione, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. Dopo una vittoria da alleati nelle elezioni regionali in Sardegna, la strada sembrava spianata, o quanto meno tracciata.
C'era la richiesta impl
Nel film Siccità, del regista Paolo Virzì, si immagina una Roma distopica, molto simile alla città attuale. L'unica differenza è che non piove da tre anni, e i protagonisti si muovono sullo sfondo di una città desertificata.
A costo di sembrare allarmista, devo dire che è un futuro non troppo lontano quello rappresentato dal regista italiano. Guardando oggi alle notizie che arrivano dalla Sicilia, il timore che uno scenario del genere possa essere più vicino di quanto siamo disposti a credere è davvero forte.
A inizio mese, infatti, il presidente della Regione ha chiesto lo stato di emergenza a
Era il 1976 quando il giornalista Eugenio Scalfari fondava La Repubblica. Il quotidiano nasceva con una fisionomia ben precisa, in un panorama politico fortemente radicalizzato. Voleva essere la voce di una sinistra laica e liberale, che non si facesse schiacciare dalla tradizione comunista e socialista, o dalla Democrazia Cristiana, principale partito dell'epoca.
La Repubblica diventò ben presto uno dei più importanti giornali italiani, e ancora oggi è il secondo per vendite, subito dopo il Corriere della Sera. Tuttavia, questi numeri non riflettono lo stato di salute effettivo del quotidiano,